Il presidente della Moldavia Igor Dodon ha respinto ancora una volta la legge approvata dal Parlamento che vieta la trasmissione di notizie e di informazioni analitiche russe.
Il leader ha detto a Ria Novosti che ha chiesto alla Corte Costituzionale di considerare le disposizioni di questo documento.
"Dichiaro di nuovo la mia posizione sulla cosiddetta legge contro la propaganda. A mio parere, è contraria ai principi di democrazia e viola i diritti fondamentali della persona, garantiti dalla Costituzione e dalla Convenzione Europea dei diritti dell'uomo, vale a dire: il diritto alla libertà di parola, la libertà di stampa, la libertà di opinione e così via", ha scritto Dodon su Facebook.
Egli ha aggiunto che questo documento introduce la censura, il che è inaccettabile in uno stato di diritto. Alla fine di dicembre, il parlamento della Moldavia ha ridiscusso la legge in precedenza rifiutata dal presidente contro la "propaganda estera".
Il documento vieta la trasmissione di programmi televisivi e radiofonici con informazioni analitiche, militari o di contenuto politico, prodotti in paesi che non hanno ratificato la Convenzione Europea sulla televisione transfrontaliera, la Russia non l'ha ratificata. La ritrasmissione di programmi di intrattenimento o altre trasmissioni è autorizzata.
In Moldavia il presidente si oppone alla maggioranza parlamentare e di governo, insistendo sul riavvicinamento con la Russia. Blocca le iniziative pro-europee delle autorità, le sue proposte non trovano sostegno tra i deputati.
[it.sputniknews.com]
4/1/18
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Egli ha aggiunto che questo documento introduce la censura, il che è inaccettabile in uno stato di diritto. Alla fine di dicembre, il parlamento della Moldavia ha ridiscusso la legge in precedenza rifiutata dal presidente contro la "propaganda estera".
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In Moldavia il presidente si oppone alla maggioranza parlamentare e di governo, insistendo sul riavvicinamento con la Russia. Blocca le iniziative pro-europee delle autorità, le sue proposte non trovano sostegno tra i deputati.
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